L'organo Agati Tronci

Nel centro storico di Cagliari, nella centrale via Manno, sorge la Chiesa di Sant’Antonio, sede dell’Arciconfraternita della SS. Vergine d’Itria, che gestisce in toto l’immobile, la struttura ed il culto grazie all’impegno spirituale, fattuale ed economico dei Confratelli che ne perpetuano l’esistenza in vita da oltre 400 anni. In essa è conservato l’organo costruito nel 1887 dalla prestigiosa casa Agati-Tronci di Pistoia che da oltre mezzo secolo giaceva inutilizzato.

Il progetto di restauro dell’organo, da decenni auspicato, è stato fortemente voluto dall’Arciconfraternita e segnatamente dai Presidenti Giorgio Camba e Giuliana Cabras che hanno coniugato l’approccio burocratico ed autorizzativo di stretta competenza con l’indispensabile apporto di consulenza tecnica del “LabOs”, (Laboratorio Organi Storici) del Conservatorio di Cagliari, ideato e organizzato dal docente prof. Angelo Castaldo e dal musicologo prof. Roberto Milleddu.

Il progetto definitivo è stato attentamente selezionato tra quelli stilati da ditte artigiane accreditate nel restauro di organi secondo rigorosi criteri storici: infine è stato deciso di affidarlo ad artigiani che hanno al loro attivo lavori su strumenti di scuola toscana cosicché nel febbraio 2019 l’organo è stato smontato e trasportato a Pistoia, da dove era partito 132 anni prima, presso il laboratorio dell’organaro Samuele Maffucci, e dove lo attende un rigoroso “restyling”.

L’obiettivo primario dell’Arciconfraternita è quello di restituire alla Chiesa e alla Città un prezioso manufatto storico, uno strumento musicale capace di conferire solennità ai riti religiosi, di eseguire con proprietà di stile i repertori musicali del passato e di produrre musica nuova;

Una volta restaurato l’organo potrà tornare ad animare la liturgia quotidiana e festiva ed al tempo stesso potrà perseguire l’ulteriore obiettivo di diventare un polo di attrazione culturale ospitando concerti, corsi di perfezionamento, masterclass ed altre attività che rientrano nella programmazione del LabOs e del Festival Organistico Internazionale del Conservatorio di Cagliari e/o di altri Enti/Istituzioni musicali.

Il costo dell’intera operazione di restauro  – preventivato in 120.000  euro –  è stato inserito nel piano di bilancio pluriennale dell’Arciconfraternita e da Essa sarà onorato con proventi propri nonché con quelli provenienti: da fondi CEI (devoluzione dell’8×1000), ottenuti grazie al sostegno dalla Curia arcivescovile di Cagliari; dalle offerte fatte dal pubblico che negli anni ha assistito con interesse ai concerti organizzati da LabOs per promuovere l’iniziativa; dalle donazioni elargite dal Rotary Club Cagliari Est negli anni 2016 e 2017, risultato di raccolta fondi in occasione di concerti da Esso organizzati; dalla raccolta fondi avviata a partire dal 2019 in sede e su questo sito internet.